Lesbiche: Orrù alla Giannini, basta a iniziative gender nelle scuole, sbagliate e pericolose

Cagliari, 15 marzo 2016 – Il caso della tre giorni di “cultura lesbica“, per “raccontarsi”, l’evento “Le lesbiche si raccontano”, organizzato dall’associazione Arc Onlus e Famiglie Arcobaleno, che si è tenuto al Lazzaretto di Cagliari finisce sul tavolo del Ministro dell’Istruzione Stefania Giannini. Marcello Orrù, consigliere regionale del Psd’Az e fondatore del Movimento Cristiano prende carta e penna e chiede alla Giannini “di dire basta al gender nelle scuole” e di vigilare “su iniziative sbagliate e ideologiche. Serve informazione capillare alle famiglie italiane e numero verde per segnalare abusi”.

 

lesbiche si raccontano

 

Pregiatissimo Ministro,

ho ritenuto opportuno scriverle la presente lettera, per avanzare una modesta proposta rivolta al Ministero da Lei diretto e che ritengo possa costituire un segnale importante per le famiglie dei ragazzi che frequentano le scuole di ogni ordine e grado  nel nostro Paese.

Sono sempre più frequenti all’interno delle scuole inaudite iniziative che prendono di mira l’istituzione familiare e le tradizioni della nostra cultura: parlo dell’indottrinamento gender che viene introdotto nelle attività didattiche sapientemente celato  da programmi speciali che trattano di pari opportunità e mi riferisco a tutte quelle proposte che mirano a cancellare le tradizioni della storia e della cultura italiana quali ad esempio il precetto pasquale , il presepe a Natale per non minare il senso religioso dei ragazzi di altre religioni o, notizia di questi ultimi giorni, eliminare la festa del papà a scuola per non offendere le coppie omossessuali.

Quanto sta avvenendo è di una gravità inaudita e l’aspetto più grave è che decisioni vengano puntualmente assunte senza informare le famiglie, uniche responsabili dell’educazione dei figli, che il più delle volte non hanno la minima idea di quanto stia accadendo nelle scuole italiane. E’ ora di dire basta e di pretendere che le famiglie siano informata attraverso una informazione capillare che parta dal ministero competente all’istruzione.

Io ritengo  invece che, oggi più che mai, sia  indispensabile,  rafforzare nelle scuole la presenza dei simboli della nostra identità nazionale e delle nostre radici.  Le tradizioni e l’identità culturale di un popolo sono fondamentali perché senza ricordare, rispettare e vivere le nostre tradizioni e la nostra identità nazionale viene davvero difficile comprendere le identità di chi ha valori e culture differenti dalla nostra. E cancellare ogni tentativo di indottrinamento delle giovani generazioni sui temi legati alla sessualità: l’educazione spetta solo ed esclusivamente alle famiglie, non alla scuola.

Ecco perché sarebbe davvero un gesto significativo che Lei inviasse una circolare ministeriale a tutti gli Istituti scolastici annunciando l’attivazione di un numero verde destinato alle famiglie che consenta ai genitori di segnalare tutte quelle iniziative sbagliate e ideologiche che mirano ad a influenzare i bambini e i ragazzi nelle scuole di ogni ordine e grado e allo stesso tempo inviti le scuole ad un’informazione capillare alle famiglie sui programmi scolastici ed extrascolastici. I genitori devono sapere prima se nella scuola dove intendono iscrivere i propri figli sono previsti programmi e attività legate alle teorie gender. 

Coraggio signor Ministro, è fondamentale difendere la nostra identità nazionale e sbarrare la strada ad ogni tentativo di influenzare e indottrinare i nostri figli. 

On. Marcello Orrù

Consigliere Regionale della Sardegna

Vicepresidente commissione sanità e politiche sociali del consiglio regionale della Sardegna


Fondatore e Presidente nazionale Movimento Cristiano

Pubblicato da pressinsardinia

Giornalista

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